sabato 11 settembre 2010

Castro e l'Iran

Riceviamo e pubblichiamo [SGA].

Gentile prof. Losurdo,
Leggo dalle agenzie di stampa che anche Fidel Castro sembra essersi unito al coro pro-Israele e anti-Iran. Per quanto lei possa saperne, la notizia è vera? Come la giudica? [MO]

08-09-10  IRAN: FIDEL CASTRO CRITICA AHMADINEJAD, ''ANTISEMITA''
(ASCA) - Roma, 8 set - Fidel Castro ha criticato il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad per i suoi comportamenti giudicati ''antisemiti''. Lo rende noto la BBC.
L'ex leader cubano, nel corso di un'intervista rilasciata a Jeffrey Goldberg (personalmente invitato da Fidel a Cuba) dell'Atlantic magazine, ha dichiarato che l'escalation dei rapporti contrastanti tra Iran e Occidente potrebbe condurre ad una guerra nucleare.
Per quanto riguarda gli ebrei, Fidel Castro ha dichiarato che ''la loro esistenza e' stata molto piu' difficile della nostra. Non c'e' niente che puo' essere paragonato all'Olocausto'', ha spiegato l'ex presidente.
Per Castro, l'Iran dovrebbe, per la pace del mondo, ''riconoscere l'unica storia sull'antisemitismo e cercare di comprendere il motivo per cui gli israeliani temono per la loro esistenza''.

Non so fino a che punto l’intervistatore abbia compreso e riportato correttamente il pensiero di Fidel Castro: a tale proposito è lecito nutrire qualche dubbio. In ogni caso il mio punto di vista io l’ho espresso nel libro: Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana (Laterza, 2007). Riporto qui alcuni brani [DL]:

[...] Più radicale sembra essere la posizione del presidente iraniano Ahmadinejad, secondo cui, in quanto Stato «artificiale», Israele sarebbe destinato a dileguare. E’ una presa di posizione spesso bollata in Occidente quale sintomo della volontà di replicare l’ebreicidio; ma questa lettura è un espediente polemico. E’ ben più vicino alla verità chi, scrivendo su un giornale insospettabile di antisemitismo (l’«International Herald Tribune»), ha osservato che ci troviamo dinanzi al rinvio ad una presunta «inevitabilità storica» piuttosto che all’«enunciazione di una politica». Conviene allora ricordare che ad aver messo in dubbio l’opportunità e la legittimità della fondazione di Israele sono personalità quanto mai illustri dell’Occidente: in privato Karl Popper non esitava a parlare di «disastroso errore»; ancora più significativo è il giudizio della Arendt...

4 commenti:

amaryllide ha detto...

ovviamente la stampa occidentale ha preso quello che le faceva comodo dell'intervista di Castro.
Chissà perchè la dichiarazione sulla necessità assoluta che Israele smantelli il proprio arsenale nucleare non si è letta da nessuna parte

Esther ha detto...

Salve!
Lei scrive:..."Si possono e si devono condannare con fermezza i tentativi di Ahmadinejad di mettere in dubbio la realtà e la radicalità della «soluzione finale»"...
Immagino che con «soluzione finale» intenda lo sterminio fisico degli Ebrei,quindi Le chiedo:dove posso trovare materiale sulla soluzione finale di cui Lei parla?Da tempo sto cercando documenti su questo argomento,grazie.

Anonimo ha detto...

Per la cronaca, nell'intervista rilasciata a Larry King della CNN, rispondendo a una domanda sull'argomento, Ahamadinejad ha risposto: "Guardi, proprio ieri ho ricevuto un messaggio da Fidel Castro, il quale mi diceva di non aver mai pronunciato quella frase. Le sue dichiarazioni sono state completamente distorte, come al solito, dalla stampa occidentale”.

Esther ha detto...

Strano comportamento quello di non rispondere alle richieste dei lettori!