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Comunichiamo gli autori e i saggi che sono risultati vincitori della terza edizione (2022) del Premio Internazionale Domenico Losurdo:
Primo premio
Gregor Schäfer (Universität Basel): Spekulative Vernunft und die
Möglichkeit Befreiender Veränderung. Hegelianische Perspektiven
Secondo premio
Phillip Becher e Kevin Rösch (Universität Siegen): Der Hayek-Schmitt-Nexus. Neoliberalismus und Neue Rechte im antidemokratischen Konsens
Terzo premio
Pieter De Corte (Catholic
University of Louvain and Sorbonne University.): Nietzsche et la critique de la modernité démocratique
La premiazione si terrà in modalità mista presso l'Università di Urbino e tramite collegamento remoto giovedì 30 marzo, dalle ore 16.00, e sarà preceduta da una prolusione del prof. Francesco Fistetti, dell'Università di Bari.
I testi vincitori verranno pubblicati sul prossimo numero della rivista scientifica "Materialismo Storico".
Registrazione della premiazione
Vincitore del primo premio è Igor Shoikhedbrod, PhD, Assistant Professor of
Political Science & Law, Justice & Society alla Dalhousie University,
con un lungo saggio dal titolo From Hegel to Nietzsche: Losurdo’s Critical
Entanglements with Liberalism.
Al secondo posto Gabriele Schimmenti, con un saggio dal titolo L’arte è morta. Viva l’arte! La politicizzazione dell’estetica da Hegel a Marx.
Al terzo posto, ex aequo:
Rita Matos Coitinho, con un saggio dal titolo Imperialismo e opressão racial na metrópole. Ensaio de interpretação sociológica.
Matilde Cazzola, con I missionari dell’ordine. Pensiero e amministrazione nell'Impero britannico (secoli XVIII-XIX), monografia in corso di stampa presso la casa editrice il Mulino di Bologna.
I premi, finanziati dalla famiglia Losurdo, verranno conferiti venerdì 14 gennaio 2022, presso il Dipartimento di studi umanistici dell'Università di Urbino, Palazzo Albani, via Bramante 17. Se la situazione sanitaria lo renderà opportuno la premiazione si svolgerà on line.
L'evento sarà inaugurato da una relazione del prof. Michele Prospero, ordinario di Filosofia politica presso il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale dell’Università “La Sapienza” di Roma, dove insegna Scienza della politica e Filosofia dell'opinione pubblica. I vincitori esporranno poi i loro lavori e li discuteranno con il Gruppo di ricerca, con i docenti ospiti e con tutti coloro che vorranno seguire la premiazione.
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Programma (venerdì 14 gennaio 2022, inizio ore 16.00)
Intervento di Federico Losurdo
Saluto del prof. Francesco Fistetti (Università di Bari)
Intervento del prof. Michele Prospero (Università “La Sapienza” di Roma).
Interventi dei vincitori del premio.
Discussione delle relazioni
Annuncio della presentazione del volume di Domenico Losurdo La questione comunista. Storia e futuro di un'idea, a cura di G. Grimaldi, Carocci, Roma 2021.
Annuncio della Terza edizione del Premio internazionale "Domenico Losurdo".
Domenico Losurdo: La questione comunista. Storia e futuro di un'idea, a cura di G. Grimaldi, Carocci, Roma 2021
Dopo la dissoluzione dell'URSS, il marxismo, in particolare in Occidente, è entrato in una crisi che appare irreversibile. Per uscire da questa crisi - che non è un "destino" -, Domenico Losurdo, fuori da ogni intento apologetico, articola in questo libro un bilancio storico-filosofico dell'esperienza sovietica e del marxismo nel suo complesso. Ma Losurdo compie anche un passo ulteriore: osserva il marxismo per individuare ciò che esso è capace di costruire in un futuro più o meno lontano.
Der westliche Marxismus
Wie er entstand, verschied und auferstehen könnte
Aus dem Italienischen von Christa Herterich
Neue Kleine Bibliothek 265
Paperback, 279 Seiten
Erschienen (Anfang Februar 2021)
ISBN 978-3-89438-694-8
»Westlicher Marxismus«, mit diesem Etikett werden sehr unterschiedliche Theoretiker versehen, gemeinsam ist ihnen die Abgrenzung zum »klassischen« oder »orthodoxen« Marxismus. Domenico Losurdo argumentiert, dass dem eine Loslösung von den epochalen Emanzipationskämpfen zugrunde liegt. Dies reiche zurück bis in die Periode, »in welcher der Erste Weltkrieg und die Russische Revolution theoretisch verarbeitet wurden«. Hier und nicht erst in der Stalin-Ära sucht er den Ursprung dieses Strangs der Marx-Diskussion. »Und wenn die Risse und die darauffolgende Entfremdung«, so fragt er, »außer auf die Unterschiedlichkeit der objektiven Situation und der kulturellen Tradition zurückgingen auf die theoretischen und politischen Grenzen vornehmlich des westlichen Marxismus?« Von dieser Frage ausgehend setzt er sich auseinander mit namhaften Theoretikern von Ernst Bloch, Max Horkheimer und Theodor W. Adorno über Louis Althusser und Michel Foucault bis zu Giorgio Agamben, Alain Badiou, Slavoj Žižek, Antonio Negri und Michael Hardt. Außerdem bezieht er Hannah Arendt in seine Betrachtung mit ein.
Domenico Losurdo, Prof. Dr. phil., 1941-2018. Lehrte bis zu seiner Emeritierung an der Universität Urbino/Italien. Zahlreiche Bücher, so über Hegel, Nietzsche, Gramsci oder Stalin, begründeten sein Renommee als international geachteter Philosoph und Historiker.
The history of the advent of universal suffrage is a fraught one. As late as the mid-twentieth century, it was still impeded by forms of censitary, racial and sexual discrimination, which proved especially stubborn in countries with the most rooted liberal traditions. Moreover, no sooner had universal suffrage been achieved that it was subject to internal depletion that reduced the exercise of political rights to the acclamation of a leader vested with very wide powers.
In and through a complex historical process, Bonapartism has assumed its current “soft” form, involving orderly competition and succession and resorting to the iron fist only in emergency situations. The electoral system most conducive to this regime seems to be one involving single-member constituencies. Cutting out organized parties with programmes and, courtesy also of the concentration of the mass media, depriving the subaltern classes of any political expression, it reduces “democracy” to a contest between competing leaders, who are the exclusive interpreters of local realities or interests, over and above which towers the figure of the nation’s charismatic leader. The United States represents the primary country-laboratory of the “soft Bonapartism” that has also emerged in Italy, and which seems set to become the political regime of our time.
> Gruppo di
ricerca interuniversitario “Domenico Losurdo”
> Università
degli studi di Urbino “Carlo Bo”, Dipartimento di studi umanistici
> Istituto
italiano per gli studi filosofici
> Internationale
Gesellschaft Hegel-Marx für dialektisches Denken
> "Materialismo
Storico. Rivista di filosofia, storia e scienze umane”
Avevamo indetto lo scorso anno un concorso, sollecitando studiosi e ricercatori a confrontarsi con il pensiero, l’opera e il metodo di Domenico Losurdo e a inviarci monografie, tesi o saggi inediti.
La commissione valutatrice ha concluso i suoi lavori e sono risultati vincitori ex aequo del primo premio il dott. Giovanni Andreozzi e il dott. Bernardo Paci.
I premi sono finanziati dalla famiglia Losurdo. Il secondo e il terzo, previsti dal bando, non sono stati assegnati.
I premi verranno conferiti il 28 gennaio 2021, in occasione di un seminario che dovrà purtroppo svolgersi on line e non presso l'Università di Urbino, come avremmo voluto.
Il seminario sarà inaugurato da una relazione del prof. Fortunato Cacciatore, dell'Università della Calabria. I vincitori esporranno poi i loro lavori e li discuteranno con il Gruppo di ricerca, con i docenti ospiti e con tutti coloro che vorranno seguire i lavori.
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Programma (inizio ore 16.00)
Link Zoom:
https://uniurb-it.zoom.us/j/86508184866?pwd=TndhSVBTd05JREVSRSsrZTVoN3NiUT09
Apertura del
seminario
Giorgio Grimaldi, coordinatore del Gruppo di ricerca internazionale “Domenico
Losurdo”
Intervento
di Federico Losurdo. Saluti di Massimiliano Marotta
Assegnazione
del premio
I giudizi della commissione saranno esposti da Stefano G. Azzarà e Emiliano
Alessandroni
Fortunato
Cacciatore (Università della Calabria)
“Cosmopolitismo e internazionalismo: ai limiti della politica”
Giovanni
Andreozzi
“Hegel dopo Losurdo: libertà e ontologia dell'essere sociale”
Bernardo
Paci
“La concezione neoliberale della storia: la saldatura tra neoliberismo e
revisionismo storico in Friedrich von Hayek”
Discussione delle relazioni
Sintesi
delle attività del Gruppo di ricerca (pubblicazioni effettuate e in corso,
nuove iniziative)
Stefano G.
Azzarà
Annuncio del
volume Domenico Losurdo tra filosofia, storia e politica, La scuola di
Pitagora editrice, Napoli 2020
Paolo
Ercolani, Emanuela Susca
Annuncio della nuova edizione di G.W.F. Hegel, Le filosofie del diritto, a cura di Domenico Losurdo, La scuola di
Pitagora, Napoli 2020Annuncio della nuova edizione di G.W.F. Hegel, Le filosofie del diritto, a cura di Domenico Losurdo, La scuola di
Pitagora, Napoli 2020
Emiliano Alessandroni
Annuncio del volume Hegel e la Rivoluzione d'Ottobre, con testi di Domenico
Losurdo su “L'Urss con le lenti Hegel”,
prefazione di Giovanni Sgrò, postfazione di Stefano G. Azzarà: di prossima
pubblicazione
Emiliano Alessandroni
Annuncio
della Seconda edizione del Premio internazionale "Domenico Losurdo"
Giorgio
Grimaldi e Federico Losurdo
Una presentazione del volume su letture
Gruppo di ricerca internazionale "Domenico Losurdo"
Università di Urbino "Carlo Bo", Dipartimento di studi umanistici
A cura di S.G. Azzarà, P. Ercolani e E. Susca
A cura di Emiliano Alessandroni. Presentazione di Stefano G. Azzarà
Quali caratteristiche deve possedere oggi un movimento di emancipazione per essere considerato tale? Quale l’antagonista contro cui occorrerebbe concentrare le energie? Che cosa dovremmo intendere per imperialismo?
Questa raccolta di scritti di Domenico Losurdo contribuisce a gettare una luce chiarificatrice su alcuni nodi irrisolti del nostro presente: l’eredità della tradizione coloniale e del nazifascismo, la democrazia moderna, l’identità politica dell’Unione europea. Le critiche al “populismo”, all’“economicismo”, all’“antimperialismo barocco”, concettualmente debitrici della lezione di Hegel (di cui l’autore è stato illustre studioso), forniscono gli strumenti analitici con cui affinare la nostra prospettiva della conflittualità, affrancarsi da una raffigurazione meccanicista delle contraddizioni sociali e acquisire, da un punto di vista sia spaziale che temporale, uno sguardo ben più ampio e profondo – ovvero una visione dialettica – sui grandi conflitti che hanno infiammato e seguiteranno ad infiammare i nostri tempi.
Domenico Losurdo ha insegnato Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino. Fra le sue pubblicazioni, che spesso sono state tradotte in più lingue e hanno talvolta suscitato un dibattito internazionale, ricordiamo quelle più recenti: Nietzsche, il ribelle aristocratico, Bollati Boringhieri, Torino 2002; Controstoria del liberalismo, Laterza, Roma-Bari 2005; Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana, Laterza, Roma-Bari 2007; Stalin. Storia e critica di una leggenda nera, Carocci, Roma 2008; La non-violenza. Una storia fuori dal mito, Laterza, Roma-Bari 2010. Per i nostri tipi ha pubblicato Marx e il bilancio storico del Novecento, 2009; Hegel e la libertà dei moderni, 2011; Fuga dalla storia? La rivoluzione russa e la rivoluzione cinese oggi, 2012; Rivoluzione d’ottobre e democrazia nel mondo, 2014.