giovedì 5 dicembre 2013

La presentazione del "Premio Sila '49" 2013 sul Corriere del Mezzogiorno

Il nuovo libro di Domenico Losurdoa cosenza
I vincitori dell'edizione 2013 premiati sabato 7 dicembre
Tra loro Domenico Losurdo di Sannicandro
«Premio Sila» per promuovere la letteratura di impegno civile
Promuovere la letteratura di impegno civile. Questo è l'obiettivo del rinato «Premio Sila '49», tornato sulla scena nazionale e giunto all’edizione 2013. I tre vincitori di quest'anno confermano la vocazione a promuovere opere che alimentano lo spirito critico e raccontano la realtà contemporanea e la complessità dell’attuale fase storica. Il Premio collabora con la Libreria Ubik di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori. La cerimonia di premiazione si terrà sabato 7 dicembre alle ore 18.00 nel Ridotto del Teatro Rendano di Cosenza. A condurre la serata Michele Mirabella.


I VINCITORI - Alessandro Perissinotto con «Le colpe dei padri», edito da Piemme, vince il Premio Letteratura. «Il tema della rimozione attraversa prepotentemente il romanzo: Guido Marchisio, costretto in qualche modo a sotterrare la propria infanzia e gli eventi dell’Italia degli anni '70. Perissinotto ci mostra in che modo tali occultamenti, sia soggettivi che collettivi, tornino prepotentemente in scena a chiedere di saldare il conto». Domenico Losurdo di Sannicandro con «La lotta di classe», una storia politica e filosofica, edito da Laterza, vince il Premio Economia e Società. «Losurdo, con rigore filologico, storico e filosofico, ripercorre la storia contemporanea partendo dall’idea espressa nel Manifesto di forme diverse di lotta di classe. Non solo quella tra borghesia e proletariato, bensì anche delle nazioni oppresse dal vecchio e nuovo colonialismo e delle donne per l’emancipazione. Lotte di classe e nelle classi». Lucy Riall con «La rivolta. Bronte 1860», edito da Laterza, vince il Premio Speciale Saggio in traduzione sul Mezzogiorno, offrendo una prospettiva del tutto nuova sulla rivolta.
LA STORIA - La nuova avventura culturale del «Premio Sila» riparte nel luogo in cui tutto ebbe inizio: Cosenza, città di Telesio, l'«Atene calabrese», secondo Piovene. Qui, nel febbraio 1949, il «Premio Sila» nasceva dall’intuizione e dalla volontà dei suoi fondatori, Raffaele Cundari, Mauro Leporace e Giacomo Mancini. A presiedere la Giuria della prima edizione fu chiamato il letterato calabrese Leonida Répaci, animatore del «Premio Viareggio», che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo valore intellettuale, basti ricordare Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il «Premio Sila» ha prodotto eventi significativi come la storica conferenza di Giacomo De Benedetti su Alfieri e quella di Carlo Muscetta su Padula.
GIURIE E PREMIATI - In un costante e intenso impegno culturale, nell’arco di molti decenni, il «Sila» ha coinvolto nelle sue giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta di molti talenti. Fra i tanti della sua lunga storia ricordiamo Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.
IL PRESENTE - Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico. Nel maggio del 2010 è stata costituita la «Fondazione Premio Sila» allo scopo di far rinascere il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni '90. Il Premio è sostenuto da UBI Banca Carime con il patrocinio della Provincia di Cosenza, della Camera di Commercio di Cosenza, del Comune di Cosenza, di Confindustria Cosenza e con il contributo di Sifin Factor e Granarolo.

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