I vincitori dell'edizione 2013 premiati sabato 7 dicembre
Tra loro Domenico Losurdo di Sannicandro
Tra loro Domenico Losurdo di Sannicandro
«Premio Sila» per promuovere la letteratura di impegno civile
Promuovere la letteratura di impegno civile. Questo è l'obiettivo
del rinato «Premio Sila '49», tornato sulla scena nazionale e giunto
all’edizione 2013. I tre vincitori di quest'anno confermano la vocazione
a promuovere opere che alimentano lo spirito critico e raccontano la
realtà contemporanea e la complessità dell’attuale fase storica. Il
Premio collabora con la Libreria Ubik di Cosenza nella promozione della
lettura e con la selezione di un comitato di lettori. La cerimonia di
premiazione si terrà sabato 7 dicembre alle ore 18.00 nel Ridotto del
Teatro Rendano di Cosenza. A condurre la serata Michele Mirabella.
I VINCITORI - Alessandro Perissinotto
con «Le colpe dei padri», edito da Piemme, vince il Premio Letteratura. «Il tema
della rimozione attraversa prepotentemente il romanzo: Guido Marchisio,
costretto in qualche modo a sotterrare la propria infanzia e gli eventi
dell’Italia degli anni '70. Perissinotto ci mostra in che modo tali
occultamenti, sia soggettivi che collettivi, tornino prepotentemente in scena a
chiedere di saldare il conto». Domenico Losurdo di Sannicandro con «La lotta di
classe», una storia politica e filosofica, edito da Laterza, vince il Premio
Economia e Società. «Losurdo, con rigore filologico, storico e filosofico,
ripercorre la storia contemporanea partendo dall’idea espressa nel Manifesto di
forme diverse di lotta di classe. Non solo quella tra borghesia e proletariato,
bensì anche delle nazioni oppresse dal vecchio e nuovo colonialismo e delle
donne per l’emancipazione. Lotte di classe e nelle classi». Lucy Riall con «La
rivolta. Bronte 1860», edito da Laterza, vince il Premio Speciale Saggio in
traduzione sul Mezzogiorno, offrendo una prospettiva del tutto nuova sulla
rivolta.
LA STORIA - La nuova avventura
culturale del «Premio Sila» riparte nel luogo in cui tutto ebbe inizio: Cosenza,
città di Telesio, l'«Atene calabrese», secondo Piovene. Qui, nel febbraio 1949,
il «Premio Sila» nasceva dall’intuizione e dalla volontà dei suoi fondatori,
Raffaele Cundari, Mauro Leporace e Giacomo Mancini. A presiedere la Giuria della
prima edizione fu chiamato il letterato calabrese Leonida Répaci, animatore del
«Premio Viareggio», che lavorò alla costruzione di una giuria di altissimo
valore intellettuale, basti ricordare Carlo Levi, Concetto Marchesi, Corrado
Alvaro, Luigi Russo. Sin dal suo esordio il «Premio Sila» ha prodotto eventi
significativi come la storica conferenza di Giacomo De Benedetti su Alfieri e
quella di Carlo Muscetta su Padula.
GIURIE E PREMIATI - In un costante e
intenso impegno culturale, nell’arco di molti decenni, il «Sila» ha coinvolto
nelle sue giurie varie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe
Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario
Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e ha contribuito alla scoperta
di molti talenti. Fra i tanti della sua lunga storia ricordiamo Luigi Malerba,
Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe
Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino,
Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.
IL PRESENTE - Oggi, come allora, si
avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della
nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il
valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico. Nel maggio del
2010 è stata costituita la «Fondazione Premio Sila» allo scopo di far rinascere
il premio che vide le sue ultime edizioni negli anni '90. Il Premio è sostenuto
da UBI Banca Carime con il patrocinio della Provincia di Cosenza, della Camera
di Commercio di Cosenza, del Comune di Cosenza, di Confindustria Cosenza e con
il contributo di Sifin Factor e Granarolo.
03 dicembre
2013
Nessun commento:
Posta un commento