Un nuovo saggio fa il punto sul "processo politico" al filosofo tedesco: profeta del nazismo o "spirito libero" illuminista? Forse nessuno dei due...
L'imputato Nietzsche
Mario Bernardi Guardi, Il Secolo d'Italia, 10 aprile 2011
Nietzsche sul Secolo 10.4.11
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2 commenti:
Of course, I have not yet read the book by Zumbini. Still, to mention your book, as Guardi does, as “il libro nero di Nietzsche” and “asse del male”, seems to me as... well, an expression of a rather discussable sense of humour, to say the least. (What might be, deem I, the origin of the discomfort that lies beneath this missed attempt of “playing joker”?)
The grandeur of Nietzsche, I think, resides mostly in the fact of ours being so fully a Nietzschean epoch (in its potentialities, perhaps, but also, and most certainly, in its monstrosities), in his work being so fully "timely" for us, and still so many passing by that fact so inadvertently... as if "catastrophes" were but a thing of a long forgotten, deeply buried past... well, with a quite "epigonal" attitude, one might comment (on a semi-Nietszchean mood, probably). As to your book, Guardi was obviously much closer to the truth when he first presented it not as a (dishonest and simple-minded) “black-book”, rather as a “balanced”, broad-minded, indepth, nuanced and truly “critical” appreciation.
Saudações cordiais.
Lisboa, 24 de Abril 2011
João Carlos Graça
Non mi risulta che Losurdo, nel suo libro Nietzsche il ribelle aristocratico, offra una visione "nera",ridotta e al tempo stesso individualizzante di Nietzsche.
Il materiale presentato da Losurdo ha la complessitá di un gioco di scacchi in cui la ragione prevede almeno le sette mosse successive. Non esiste una discriminazione manichea che metta isolatamente Nietzsche in cattiva luce senza una meticolosa integrazione al contesto socio-storico in cui viveva.
In Losurdo si legge che Nietzsche e le onde della propria storia sono indivisibili ed é questa ottica che ci impedisce di credere ad un Nietzsche astratto.
Dunque, la negazione del valore di un'interpretazione storica proposta nel finale delle due pagine sul Secolo, in opposizione ad un falso riduzionismo storico, permette principalmente di domandare e non di rispondere, di entrare in un labirinto metafisico inconscio senza un' uscita ragionevole.
Cari saluti,
Vitória,9 maggio 2011
Giulio Gerosa
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