Dalla recensione di Dogan Göcmen, apparsa nel supplemento librario del quotidiano turco «Bir Gün» del 9 gennaio 2010.
Il libro di Domenico Losurdo «Nietzsche, il ribelle aristocratico» è certamente da collocare nell’ambito della tradizione dell’interpretazione marxista di Nietzsche. E, tuttavia, nel mettere in evidenza i problemi che sussistono sui due fronti contrapposti [l’ermeneutica marxista e la postmoderna ermeneutica dell’inocenza], Losurdo apporta correzioni a entrambi gli approcci, come risulta dall’espressione «bilancio critico» che figura nel sottotitolo del suo libro. Ma nel titolo del libro di Losurdo qual è il significato dell’espressione «il ribelle aristocratico»? Anche se Nietzsche è un filosofo e uno storico della filosofia, egli è al tempo stesso un autore intrinsecamente politico. Il motivo per cui Losurdo definisce Nietzsche «aristocratico» ha a che fare col suo appello ribelle rivolto alle classi dominanti a «rovesciare tutti i valori», al fine di conservare e stabilizzare il loro potere...Il libro di Losurdo mette finalmente termine al mito di Nietzsche filosofo dell’emancipazione e della liberazione. A partire da questo momento si potrebbe a ragione dire che, per quanto riguarda la ricerca della libertà e dell’emancipazione, «Nietzsche è morto»...
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