lunedì 2 novembre 2009

Il libro su Stalin un'opera "revisionistica"?


Riceviamo una lettera critica da un lettore del blog e volentieri la pubblichiamo, con la replica di Domenico Losurdo [SGA].

Luigi Corrias a Domenico Losurdo, 2 novembre 2009


L'opera di Domenico Losurdo: "Stalin storia e critica di una leggenda nera" deve essere inquadrata in un quel genere definito di: "Revisonismo Storico".
Con questo termine si intende riferirsi principalmente a quelle opere di storiografia minore ispirate dai grandi movimenti politici del secolo scorso, segnatamente comunismo fascismo e nazismo, allo scopo di rilegittamarli, rivedendo, ovvero attenuando o negando, gli aspetti più tragici e terribili della loro concreta realizzazione storica.
L'opera di Domenico Losurdo nel tentativo di riabilitare Josip Stalin recepisce in pieno gli stilemi tipici del genere...

La replica di Domenico Losurdo:

E’ «curioso» il mondo di argomentare del mio polemico interlocutore.

1) Mi rimprovera di far ricorso a indicazioni bibliografiche fuorvianti o di «scarso rigore», ma a dimostrazione di questa affermazione non adduce non dico una prova ma neppure un esempio: a Luigi Corrias bisogna credere sulla parola!
2) Mi rimprovera di aver bagattellizzato l’orrore del gulag, ma sorvola sul fatto che la mia ricostruzione si fonda su due autori (Applebaum e Chlevnjuk) decisamente anticomunisti e in Italia tradotti da due Case editrici (Mondadori e Einaudi) che non possono essere sospettate di indulgenza nei confronti di Stalin. Sono questi due libri, acclamati in Occidente e da me ampiamente citati, a rivelarsi di «scarso rigore»?
3) Paragona e anzi assimila tranquillamente «comunismo, fascismo e nazismo», ma ritiene intollerabile che nella comparatistica io faccia intervenire anche l’universo concentrazionario sviluppato dai paesi liberali nelle colonie...

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