giovedì 10 aprile 2008

Losurdo e Vattimo: un appello in difesa della Cina

L'iniziativa dello storico Losurdo e del filosofo torinese
Vattimo, appello contro i monaci tibetani
«Informazione scorretta: non è altro che la versione aggiornata del piano imperialista inglese contro la Cina»

di Gianna Fregonara, "Corriere della Sera", 10 aprile 2008

E se i disordini di Lhasa del 14 marzo non fossero stati altro che «un pogrom anticinese»? Una «caccia all'uomo finita con donne, bambini e vecchi dati alle fiamme?» e se la stampa internazionale «quella europea in particolare» fosse impegnata in «una campagna anti-cinese dai connotati razzisti», degna continuazione del vecchio «piano imperialista contro Pechino e della guerra dell'Oppio?». A pensarlo sono due intellettuali di sinistra: il filosofo torinese del pensiero debole Gianni Vattimo e lo storico dell'Università di Urbino Domenico Losurdo...

Leggi tutto sul sito del "Corriere della Sera"

23 commenti:

Livermore ha detto...

Losurdo dimostra ancora una volta - se mai ve ne fosse bisogno - la sua eccezionale capacità di lettura in filigrana degli avvenimenti. Faremmo bene a prestare ascolto a ciò che dice rispetto a una questione su cui la maggior parte di noi si è fatta un'idea per mezzo di un'informazione superficiale e 'parziale' (nel senso di 'incompleta'; ma, volendo, s'intenda pure come "di parte")...

Massimo ha detto...

Povero rimbiscarito,e ti pagano anche per insegnare queste miserie???......
buona salute...eeeehhhhh....

Unknown ha detto...

Lei sostiene una tesi miserabile ergo.....
Luigi Foroni
mazziniano, garibaldino, repubblicano storico

sergio ha detto...

Sono daccordo all'appello, mi risulta che l'attuale Dalai Lama che si presenta al mondo come un uomo sacro al quale non interessano le cose materiali in realtà è che era il proprietario principale dei servi del Tibet per intenderci proprietario di tutto il paese e dei suoi abitanti, e che,tanto per dirne una, ha sostenuto
calorosamente la guerra contro la Iugoslavia del 1999, sempre in quell'anno a Santiago del
Cile si dichiarò contro la persecuzione del criminale Augusto Pinochet.
sergio

sergio ha detto...

Sono daccordo all'appello, mi risulta che l'attuale Dalai Lama che si presenta al mondo come un uomo sacro al quale non interessano le cose materiali in realtà è che era il proprietario principale dei servi del Tibet per intenderci proprietario di tutto il paese e dei suoi abitanti, e che,tanto per dirne una, ha sostenuto
calorosamente la guerra contro la Iugoslavia del 1999, sempre in quell'anno a Santiago del
Cile si dichiarò contro la persecuzione del criminale Augusto Pinochet.
sergio

sergio ha detto...

Sono daccordo all'appello, mi risulta che l'attuale Dalai Lama che si presenta al mondo come un uomo sacro al quale non interessano le cose materiali in realtà è che era il proprietario principale dei servi del Tibet per intenderci proprietario di tutto il paese e dei suoi abitanti, e che,tanto per dirne una, ha sostenuto
calorosamente la guerra contro la Iugoslavia del 1999, sempre in quell'anno a Santiago del
Cile si dichiarò contro la persecuzione del criminale Augusto Pinochet.
sergio

Iljiovic ha detto...

Professore, potrebbe pubblicare il testo intero dell'appello? Altrimenti è difficile dirsi d'accordo o meno.

Maurizio Di Mattia ha detto...

Caro Professore, non posso non condividere la Sua posizione e mi meraviglia come paesi 'Laici ' si lascino imbrigliare in una trappola già conosciuta e più volte praticata da colture più o meno marginalistiche e spesso di copertura ad operazioni finanziarie di stampo globale.
Opero da molti anni in Cina nell'Opera Lirica a Shanghai e Pechino e conosco direttamente molti tibetani che,grazie alla unità nazionale raggiunta, possono percorrere liberamente la Cina ed accedere a carriere fino a prima del '59 impossibili, una giovane studentessa di canto è sata con me un'ottima interprete del Barbiere di Siviglia...sarebbe mai stato possibile prima?,considerata la inferiorità del sesso femminile nella società monastica così ignorantemente difesa dai nostri populisti ...
Ma non è il caso di proclamare difese o altro, capire una società solidale che incrina le logiche di potere è la vera sfida del Pacifico come indicava già Galbraith qualche decennio addietro..

Un caro saluto ed un'adesione incondizionata
Dott.Maurizio Di Mattia
Regista Lirico
Fondazione Teatro dell'Opera di Roma

amptek ha detto...

Professore mi associo alla sua valutazione, in questo paese di omologati al pensiero dei media e all'informazione teleguidata, è raro trovare ancora onestà intellettuale. Come si fa nel 2008 ad appoggiare un regime teocratico guidato da una casta religiosa fautrice di una società medioevale ?

zvone ha detto...

Leggo qui e altrove dell'appello senza riuscire a leggerlo o aderirvi. Può indicarci un link?
Grazie.

mpp ha detto...

prima di dare giudizi sul dalai lama forse è meglio sapere ciò che da anni sta affermando

jeegrobot ha detto...

ecco una delle ragioni per cui amo la filosofia...

Unknown ha detto...

se io dicessi che il nazismo stava riportando "ordine in Europa" sarei giustamente internato, se dico che in Cina le seimila esecuzioni l'anno, i campi di rieducazione, l'impossibilità di avere una informazione, lo sfruttamento dei lavoratori in condizioni disumane, l'impossibilità di esprimere le proprie idee sono il giusto scotto che si deve pagare per la crescita umana e sociale di una nazione sono un lucido pensatore indipendente e magari mi terrei il mento in posa per la fotografia da pubblicare sul mio blog.

Unknown ha detto...

Condivido l’appello di Losurdo, che ci invita ad una riflessione di tipo storico e politico circa questo argomento, controbilanciando gli appelli ipocriti - e quindi cinici - che vengono lanciati a favore del Tibet, nei quali si evocano i diritti umani per mascherare interessi economici e politici ben precisi. Segnalo inoltre che, all'interno dello stesso numero del Corriere della Sera nel quale è apparso l'articolo che stiamo commentando, c'è un intervento di Sergio Romano sulla questione del Tibet: Romano sostiene che la causa della modernità sia quella portata avanti dal governo cinese, mentre quella dei monaci tibetani sia di tipo reazionario.

Giorgio Grimaldi
Pescara

licnep ha detto...

Anche io vorrei leggere l'appello e firmarlo, ma non riesco a trovarlo.
Grazie ancora delle sue analisi,

Alessandro Preziosi
Ivrea (TO)
studente

Giuseppe Tempestini ha detto...

Indubbiamente tutto ciò che lei scrive su queste pagine (per quanto a primo acchitto mi sembrano del tutto folli) non possono essere giudicate se non mette a disposizione il testo integrale del suo "appello".
Vero è (come molto lucidamente ha scritto Francesco in un commento) che sembra difficile schierarsi dalla parte di chi ha sempre posto il benessere dello stato sopra qualsiasi rispetto della libertà individuale.
Il sistematico atteggiamento censorio e sprezzante delle regole internazionali che la Cina da sempre mantiene (basta vedere l'incredibile lista di limiti alla libertà di parola che gli atleti qualificati alle olimpiadi dovranno rispettare) senza contare gli innumerevoli atti repressivi e indifferenti alle più basilari libertà umane che ogni anno decine di ONG segnalano in territorio cinese. Il tutto credo lasci poca scelta su quale lato della questione tibetana è lecito schierarsi. Sempre che si parta dagli stessi presupposti: il mio punto di partenza è l'assoluto rispetto dell'individuo, delle libertà di parola e di culto, del diritto a manifestare il proprio dissenso. Le risulta che tali libertà siano rispettate in Tibet? O forse dati i vari riferimenti sinistrorsi qui nel suo blog lei DAVVERO considera il benessere dello stato più importante della libertà del singolo? Schierarsi con la cina è rischioso e contestabile; additare i tibetani come fa lei è (per il sistema valoriale a cui faccio riferimento) del tutto criminale.
Aspetto con ansia di avere accesso completo al testo da lei promosso.
Giuseppe Tempestini
http://miraloswallabies.splinder.com

Eduard Gans ha detto...

Devo dire che mi vergogno un po' per Tempestini per il suo commento completamente fuori tema.

La vera domanda da porsi riguarda quale bisogno ci sia, in fondo, di schierarsi per la Cina o per il Tibet. Il fatto che il sito del buon Losurdo, di solito frequentato da pochi cultori (come me), si riempia di commenti in parte estemporanei sul tema Tibet la dice lunga sulla forza che i gruppuscoli propagandistici influenzati dal circo mediatico abbiano di sputare le loro sentenze anche nei più reconditi angoli di dissenso.

Penso che Tempestini debba leggersi un po' più di libri di Losurdo (fra cui il meraviglioso e penso purtroppo ormai introvabile "L'ipocondria dell'impolitico"): lo aiuterebbero se non altro a superare la sterile contrapposizione fra "benessere dello stato" e "benessere del singolo".

Maurizio Canfora

cyprien ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
cyprien ha detto...

Caro Maurizio Canfora,

e' troppo bello conoscere un mondo frequentato da pochi cultori che hanno letto i libri di Losurdo ( e quindi, per esempio, superato sterili contrapposizioni tra benessere dello Stato e benessere del singolo!)

Un mondo dove i "...reconditi angoli di dissenso" (?) vivono felici rimirandosi e rimanendo lontani
- e schifati - dal circolo mediatico per folle instupidite e a tratti violente ( Vedi lettera di Losurdo al Corriere pubblicata - con risposta di Macry - lunedì scorso ...)

Da parte mia consiglierei la lettura di Paine;
neppure tra un Losurdo e un Vattimo dovrebbe avere controindicazioni che portino alla morte del lettore!

Eduard Gans ha detto...

A "cyprien" che commenta senza neppure firmarsi non c'è bisogno di rispondere.

Mi interessa invece capire a che livello di dabbenaggine si può arrivare per difendere - seduti comodi in poltrona, certo! altrimenti mamma si preoccupa - l'indifendibile. Voi anime belle che vi atteggiate a grandi difensori dei diritti altrui, dovreste almeno avere il coraggio di verificare di persona e di sacrificarvi. Altrimenti le vostre proteste cadono nel vento, come le flatulenze che producono i vostri corpi.

Giuseppe Tempestini ha detto...

Prendo atto della vergogna che prova il signor Canfora a nome mio; personalmente la considero tanto fuori fuori luogo quanto (secondo "uno dei pochi cultori di Losurdo") il mio commento. In futuro starò più attento a non intromettermi in uno spazio tanto d'Elite quanto le "flautulenze che produce il mio corpo".
Naturalmente la necessità di schierarsi, più che espressione di "gruppuscoli propagandistici influenzati dal circo mediatico" è la semplice conseguenza del trovarsi al cospetto di una questione relativa al rispetto stesso della dignità umana. Così come il tale Losurdo ritiene giusto porre una applet dei giochi olimpici nel proprio spazio ed argomentare la propria posizione in favore della cina chiunque si confronti con la questione tende a sviluppare proprie considerazioni e, in particolare con questioni tanto sensibili quanto attuali, trovarsi in accordo o disaccordo con l'una o l'altra versione.
Non si preoccupi, non interferirò più con le vostre elucubrazioni autoreferenziali di sommo livello culturale. Come ha detto lei, anche se lo faccio dal comodo divano di casa mia la mamma si arrabbia; fortuna che esitono persone come lei che han passato la propria vita in prima linea a difendere i diritti umani.
Fatto sta che ancora non è possibile accedere al completo testo dell'"Appello in difesa della Cina" e valutarne pienamente le motivazioni. Allo stesso modo dalle sue parole non deduco alcuno spunto utile ad interpretare la questione, ma forse in questo spazio l'alto livello di discussione non permette di parlare di elementi concreti (oltre ai paroloni iperbolici di accusa alla società schiava dei media).
Per ciò che mi riguarda, ho conosciuto persone che han passato anni nelle prigioni cinesi, subendo torture dai particolari tanto ripugnanti che semplicemente sentirne i racconti fa venire il volta stomaco, ciò mi basta per prendere una posizione netta e sentirmi indignato davanti a persone come lei che dall'alto di una fantomatica consapevolezza (tutta da dimostrare) si permettono di considerare il pensiero comune il solo frutto di irrazionale buonismo ed ignoranza.
Le assicuro, aver compreso i libri di Losurdo, per quanto atto "degno di ammirazione", non fornisce superiore comprensione della realtà; mi spiace deluderla.

Jun ha detto...

As a chinese,i really want to say"thank you"to you,because you dare to say the truth with your justicial heart.In fact,in these days,we are hurt deeply by the western world,i really can't understand that why someone would rather believe the news than go to china and see the genuine china.maybe you are the first person in italy who stand out to support us,however,thank you very much!

Unknown ha detto...

schifato.. ma ci crede davvero in quello che dice?! bah