A cura di Emiliano Alessandroni. Presentazione di Stefano G. Azzarà
Quali caratteristiche deve possedere oggi un movimento di emancipazione per essere considerato tale? Quale l’antagonista contro cui occorrerebbe concentrare le energie? Che cosa dovremmo intendere per imperialismo?
Questa raccolta di scritti di Domenico Losurdo contribuisce a gettare una luce chiarificatrice su alcuni nodi irrisolti del nostro presente: l’eredità della tradizione coloniale e del nazifascismo, la democrazia moderna, l’identità politica dell’Unione europea. Le critiche al “populismo”, all’“economicismo”, all’“antimperialismo barocco”, concettualmente debitrici della lezione di Hegel (di cui l’autore è stato illustre studioso), forniscono gli strumenti analitici con cui affinare la nostra prospettiva della conflittualità, affrancarsi da una raffigurazione meccanicista delle contraddizioni sociali e acquisire, da un punto di vista sia spaziale che temporale, uno sguardo ben più ampio e profondo – ovvero una visione dialettica – sui grandi conflitti che hanno infiammato e seguiteranno ad infiammare i nostri tempi.
Domenico Losurdo ha insegnato Storia della filosofia presso l’Università degli Studi di Urbino. Fra le sue pubblicazioni, che spesso sono state tradotte in più lingue e hanno talvolta suscitato un dibattito internazionale, ricordiamo quelle più recenti: Nietzsche, il ribelle aristocratico, Bollati Boringhieri, Torino 2002; Controstoria del liberalismo, Laterza, Roma-Bari 2005; Il linguaggio dell’Impero. Lessico dell’ideologia americana, Laterza, Roma-Bari 2007; Stalin. Storia e critica di una leggenda nera, Carocci, Roma 2008; La non-violenza. Una storia fuori dal mito, Laterza, Roma-Bari 2010. Per i nostri tipi ha pubblicato Marx e il bilancio storico del Novecento, 2009; Hegel e la libertà dei moderni, 2011; Fuga dalla storia? La rivoluzione russa e la rivoluzione cinese oggi, 2012; Rivoluzione d’ottobre e democrazia nel mondo, 2014.
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