venerdì 20 maggio 2011

Socialismo in un solo paese o socialismo in nessun paese?

Buon pomeriggio Professore,
la differente visione rivoluzionaria di Trotzsky rispetto a quella di Stalin, mi sembra più aderente al pensiero di Marx. Mi chiedo se l'elaborazione del comunismo in un solo paese da parte di Stalin - e quindi l'allontanamento da Marx - sia un ripensamento dottrinale oppure si è reso necessario dalle contingenze che Stalin ha dovuto affrontare.
A prescindere da come si risponda, appare allora chiaro che la concezione di Stalin sia stata accolta, da parte dei paesi occidentali non-comunisti, come male minore rispetto alla visione trotskista sicuramente più universale e forse più pericolosa per quest'ultimi. Dunque Stalin è stato il miglior "alleato" dell'occidente liberale ?
Grazie per l'attenzione
Saluti
Stefano Franco - Savona

Quando Stalin ha formulato la tesi in base alla qualle era possibile costruire il socialismo anche in un solo (grande) paese, la scelta imposta dall'aggressione imperialista e dai reali rapporti di forza non era tra socialismo in un solo paese e socialismo su scala mondiale bensì tra socialismo in un solo paese e  socialismo in nessun paese!
Quando Stalin è morto (nel 1953), il socialismo si stava affermando ben al di là dell'URSS, in un'area del mondo assai larga...
Domenico Losurdo

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