venerdì 8 gennaio 2010

Destra e sinistra: Domenico Losurdo risponde a Costanzo Preve

ATTENZIONE!!!

I TESTI DI DOMENICO LOSURDO PRESENTI IN QUESTO SCAMBIO CON PREVE SONO LIBERAMENTE FRUIBILI IN RETE E LINKABILI INDICANDO LA FONTE MA NON SONO RIPRODUCIBILI SENZA IL CONSENSO DELLA FAMIGLIA E DEL CURATORE DEL BLOG. IN PARTICOLARE, OGNI EVENTUALE EDIZIONE A STAMPA PRIVA DELLE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI SARA' IMMEDIATAMENTE PERSEGUITA PER VIOLAZIONE DEI DIRITTI D'AUTORE.


NEGLI ULTIMI MESI ABBIAMO RICEVUTO MOLTE RICHIESTE DA PARTE DI CASE EDITRICI DI DIVERSO ORIENTAMENTO PER UNA PUBBLICAZIONE DEL DIBATTITO TRA LOSURDO E PREVE.

LA RISPOSTA E' STATA SEMPRE NEGATIVA E CONTINUERA' AD ESSERLO.

QUESTO CONFRONTO VERRA' CERTAMENTE PUBBLICATO A STAMPA MA LO SARA' NEI TEMPI E NEI MODI GIUSTI, AL FINE DI EVITARE QUALUNQUE STRUMENTALIZZAZIONE E QUALUNQUE UTILIZZO INDEBITO DEL PENSIERO DI LOSURDO NELL'AMBITO DI OPERAZIONI EGEMONICHE DI TAGLIO EURASIATISTA O TRANSPOLITICO O COMUNQUE DI DESTRA PARTICOLARISTICA.

QUANDO LA PUBBLICAZIONE AVVERRA', AVVERRA' PER RIBADIRE LA DIFFERENZA TRA DESTAR E SINISTRA E PER RILANCIARE LE POSIZIONI DI UNA SINISTRA DEGNA DI QUESTO NOME, COME LOSURDO AVREBBE VOLUTO [sga].
 Alcune settimane fa avevamo pubblicato le riflessioni di Costanzo Preve sul colloquio di Domenico Losurdo con alcuni studenti pisani. Preve muoveva dalla contestazione delle categorie di destra e sinistra per allargare il suo ragionamento, in maniera critica ma solidale, all'approccio complessivo che Losurdo propone rispetto alle questioni storiche e filosofiche dell'età contemporanea. Con lo stesso spirito Domenico Losurdo risponde adesso a Costanzo Preve, concentrandosi però sulla dicotomia destra/sinistra. Ad integrazione della riposta di Losurdo ripubblichiamo anche un saggio di argomento analogo, uscito ormai parecchi anni fa [SGA].

Dalla mia intervista ovvero dalla mia conversazione informale con un gruppo di studenti pisani, condotta col linguaggio tipico delle conversazioni informali, Costanzo Preve prende lo spunto per una critica alla mia produzione intellettuale nel suo complesso. Sono lusingato dell’attenzione a me riservata da un autore, che a causa anche del suo stile chiaro e brillante io leggo sempre con interesse e piacere, e che ora con le sue osservazioni critiche mi stimola a chiarire ulteriormente il mio pensiero. Se anche il suo intervento va ben al di là del contenuto dell’intervista, in questa sede per ragioni di tempo mi concentrerò sull’analisi delle categorie di destra e sinistra...

Progresso/reazione, sinistra/destra, emancipazione/de-emacipazione
(Fortschritt, Emanzipation und «Ernst des Negativen». Zur Rehabilitierung einer heute verrufenen Idee, in «Das Argument», n. 230, 1999, Heft 2/3 (Den Fortschritt neu denken), pp. 235-248; versione italiana, Progresso/reazione o emancipazione/de-emancipazione?, in «Critica Marxista, n. 3; maggio-giugno 1999, pp. 55-65).
di Domenico Losurdo

1. Dialettica dell’illuminismo, dialettica del progresso

Mentre infuria la prima guerra mondiale, Thomas Mann bolla il «progresso imperiosamente comandato dai moderni» come un «Moloch» dinanzi al quale possono inchinarsi solo «anime di schiavi» . Non è in nome della diffusione della democrazia e del trionfo della pace, in ultima analisi in nome del progresso, che l’Intesa giustifica e celebra la carneficina in atto? Certo, mentre procede a questa critica acuta dell’ideologia dei nemici della Germania, il grande scrittore dà il suo bravo contributo ad una trasfigurazione della guerra indubbiamente assai diversa, ma non per questo più persuasiva. Anzi, radicalizza un motivo ben presente nella cultura tedesca di questi anni, impegnata a celebrare la vita in trincea e al fronte come una sorta di meditatio mortis, come un momento di partecipazione a edificanti, se pur cruenti, esercizi spirituali...

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