martedì 15 gennaio 2008

Domenico Losurdo: Come nacque e come morì il «marxismo occidentale»

1. Il «marxismo occidentale» e la rimozione della questione coloniale

Perché, dopo aver goduto una straordinaria fortuna sino a diventare la koiné degli anni ’60 e ’70, il marxismo è caduto in Occidente in una crisi così profonda? Certo, in questa vicenda hanno giocato un ruolo essenziale gli avvenimenti storici che tutti conosciamo, culminati nel crollo dell’Unione Sovietica e del «campo socialista». E, tuttavia, pur ineludibile, questo tipo di spiegazione non è esaustivo: occorre approfondire l’analisi, concentrando l’attenzione sulle debolezze intrinseche che il marxismo rivela in Occidente anche negli anni in cui la sua egemonia sembra incontrastata...
(In corso di pubblicazione su "Cosmopolis", maggio-giugno 2008)
Leggi tutto sul sito della Società Italiana di Filosofia Politica

3 commenti:

desnos ha detto...

se e' vero quello che lei ha detto e' anche vero che le cose si trasformano
diventano altre

Marx indicava nei miti la via per superare il feticcio delle merci
i miti sono i sogni e i sogni sono il linguaggio dell inconscio dell essere umano
uno strumento per arrivare all identificazione del se
e' l unico vero strumento oggi possibile
per liberare l individuo dalla pressione
aatuata attraverso la finta immagine dell unita'
anima corpo
provocata dall estetizzazione delle merci

il percorso e' individuale nessuno lo puo fare per noi

ma la strada la si deve indicare la via il viaggio

il metodo

--
Mauro Marcenaro A.K.A. Bob Desnos


-Anilina-

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Papageno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
giulio toffoli ha detto...

leggo che il testo "come nacque e morì il marxismo occidentale" non è più reperibile sul sito citato. Come ritrovarlo.
Grazie
Giulio Toffoli