A proposito dell’ultimo libro di Domenico Losurdo, “ Il marxismo occidentale, come nacque, come morì, come può rinascere”
di Fosco Giannini
Inizio questa mia recensione all’ultimo –
importantissimo, al fine di un rilancio d’un pensiero e di una prassi
comunista, antimperialista, rivoluzionaria in Italia e in Occidente –
libro di Domenico Losurdo (“Il marxismo occidentale – Come nacque, come morì, come può rinascere”, edizioni Laterza, prima edizione aprile 2017 e già alla seconda edizione) mettendo in campo alcuni ricordi personali.
- Ricordi di un recensore non accademico
Il metodo non è, accademicamente, dei
più ortodossi, ma l’eterodossia mi sarà forse perdonata se riuscirò a
renderla funzionale a un obiettivo: dimostrare come la degenerazione del
“marxismo occidentale”, che ha segnato e segna, purtroppo, di sè una
parte considerevole anche del marxismo italiano, sino a divenire
egemonica, abbia trovato nel “marxismo orientale” un proprio, primario,
nemico; come Domenico Losurdo si sia da decenni collocato e tuttora si
collochi – con grande coraggio intellettuale e rischiando la solitudine
filosofica e politica – sul fronte del marxismo orientale ( tanto per
non seminare equivoci : sul fronte materialista, marxista e leninista) e
come questa collocazione lo abbia – consapevolmente – posto
perennemente sotto il fuoco di tutta l’ala dominante – quanto
liquidatoria della prassi comunista – del “marxismo occidentale”
italiano...
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