La sinistra assente Intervista con Domenico Losurdo
a cura di Francesco Algisi
Prof. Losurdo, lei scrive che
"ogni leader sgradito a Washington, che si tratti di Castro, Gheddafi o
Saddam Hussein, sa che deve guardarsi quotidianamente e in ogni istante
della giornata dalle trame e dai tentativi di assassinio orchestrati
dalla CIA" (pag.127). Questo fatto incontestabile giustifica, a suo
avviso, il mancato (o comunque "problematico") sviluppo "di rapporti
realmente democratici all'interno dei paesi più deboli" (pag.136) e
costretti "a vivere sotto l'incubo dell'aggressione" (pag.194) da parte
degli USA?
Rispondo formulando a mia volta una domanda: il pericolo del ripetersi negli USA di attentati terroristici «giustifica» la decisione di rinchiudere a Guantanamo, senza processo e anzi senza neppure una notificazione del reato contestato, persone della più diversa età (compresi ragazzini e vegliardi) e di torturarle sistematicamente? E «giustifica» la decisione di procedere, grazie ai droni, a esecuzioni extragiudiziarie senza curarsi neppure dei cosiddetti «danni collaterali»? Nonostante l'11 settembre, i rischi corsi dai presidenti statunitensi sono ben inferiori a quelli cui erano e sono esposti Castro, bersaglio di innumerevoli tentativi di assassinio, o Gheddafi, in effetti catturato, selvaggiamente torturato e poi assassinato. Possiamo ben criticare il modo in cui Castro, Gheddafi ecc. fronteggiano lo stato d'eccezione, ma senza mai dimenticare che lo stato d'eccezione è imposto loro dall'imperialismo (da considerare il principale responsabile)... |
giovedì 22 gennaio 2015
Un'intervista su "La Sinistra assente"
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