domenica 6 dicembre 2009

Un consiglio a Gianni Minà


di Domenico Losurdo

Da anni Gianni Minà contrasta con una documentatissima e ammirevole contro-informazione la campagna mediatica da Washington e da Bruxelles scatenata contro Cuba. Anche sul caso di Yoani Sanchez, l’odierna «bloguera« e campionessa della contro-«rivoluzione colorata» che l’imperialismo da tempo è impegnato a scatenare contro l’isola ribelle, Minà interviene con precisione e tempestività. L’articolo pubblicato su «il manifesto» del 6 dicembre è eloquente già nel titolo: Cyberwar a Cuba. In effetti, la campagna in corso per la «libertà di espressione» è solo una continuazione della guerra con altri mezzi, così come una continuazione con altri mezzi della Baia dei porci e dell’aggressione militare sono l’embargo e il blocco che infuriano da decenni.

Peccato però che questa presa di posizione, che avrebbe potuto essere di grande efficacia, è irrimediabilmente rovinata dall’incipit dell’articolo. Leggiamo...
- La Chine, l’environnement et la faim dans le monde. Un conseil à Gianni Minà (traduit par Marie-Ange Patrizio)

L'articolo di Gianni Minà
Cyberwar a Cuba

di Gianni Minà, su il manifesto del 06/12/2009
Il ruolo di Yoani Sanchez, la «bloguera» cubana che l'informazione occidentale ha scelto come testimonial dell'anticastrismo militante, in una guerra informatica che più che il nuovo Obama ricorda il vecchio Rumsfeld

L'annuncio dell'accordo degli Stati uniti con la Cina, che rinvia la riduzione delle emissioni di biossido di carbonio da parte delle due più grandi nazioni inquinatrici dell'atmosfera, non ha molto preoccupato la grande informazione occidentale, e nemmeno la constatazione, dopo il vertice Fao, che i milioni di morti per fame aumenteranno a breve per l'egoismo e la cinica noncuranza delle cosiddette «nazioni forti». Quello che ha veramente impressionato l'ipocrita informazione del mondo che conta, specie in Italia e in Spagna, è stata la notizia che alla bloguera anticastrista Yoani Sanchez è stato vietato un viaggio negli Stati uniti per prendere il consueto premio che, ormai sistematicamente, le viene assegnato dal bizzarro mercato della cultura occidentale per l'unico merito palese di possedere un blog a Cuba, assistito però da un server poderoso in azione dalla Germania, registrato come «Strato» dal munifico mecenate Josef Biechele, che ospita il blog Generazione Y e ha un'ampiezza di banda 60 volte superiore a quelli che forniscono la rete a tutta l'isola...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma è mai possibile che un preside di una facoltà universitaria, una persona colta e intelligente, abbia le stesse idee di Gianni Minà? Uno stupefatto lettore...

Gordiano Lupi
www.infol.it/lupi
traduttore italiano di Yoani Sanchez e suo scopritore (di questa cosa ne faccio un vanto)

Anonimo ha detto...

Anche il sottoscritto, docente di lettere in un liceo classico di Cagliari, la pensa come Minà sulla mercenaria Yoani Sanchez e sui di lei sodali.
Davide Mulas

Anonimo ha detto...

anche io, impiegato a torino, con laurea e master, divoratore di giornali sopratutto stranieri (spagnoli e inglesi in primis), blog (quelli veri) ecc concordo con losurdo..... forse perche a differenza di Lupi nn traggo profitto dal fenomeno yoani.
ma come si fa a dar credito a un soggetto come la sanchez, la bloguera con i lividi al culo (cfr bbcmundo, nn granma.. pure quelli comunisti)? o si è in malafede... o si è appunto pagati.
caro lupi, continui a fare il suo lavoro su " la stampa" e gli altti giornali "liberi", dove gli ignari lettori si bevono le favolette che racconta... in siti come quello di losurdo, che presuppongono un differente target di lettori, certe provocazioni hanno vita corta.
saluti

zuanne da torino

Anonimo ha detto...

Lettera al Sig. Minà. Lei è sempre del parere che Cuba sia un'isola felice? Ho appena finito di leggere "Il sole nero" di Federico Guiglia, consigliato da Indro Montanelli sul corriere della sera qualche tempo fa. In questo volume si leggono le nefandezze compiute da Fidel Castro( la figlia è una delle intervistate).Mi domando e Le chiedo Sig. MInà come possa apprezzare Lei una persona come Castro? E' sì o un criminale? E se lo è come può Lei un giornalista di buon senso apprezzare, stimare una tal persona? Mi auguro che in tanti leggano questo intervento e partecipino magari. Grazie Saluti da Fabrizio

Anonimo ha detto...

Gentile professor Losurdo, parlare del fenomeno Sànchez, non è così facile. Certamente non si può essere d' accordo con la giovane giornalista cubana, per motivi ideologici o per antipatia personale. Ma è indubbio che racconta delle piccole verità cubane, che la stampa di regime tiene nascoste. Ma la cosa che mi stupisce che Lei dica che Minà è sempre molto attento all' informazione avversa a Cuba. Mi sembra però che il giornalista, innamorato del latino-america, non è molto attento alla propaganda di ripudio cubana.

Arrivo al punto il Dott. Minà scrive:assistito però da un server poderoso in azione dalla Germania, registrato come «Strato» dal munifico mecenate Josef Biechele, che ospita il blog Generazione Y e ha un'ampiezza di banda 60 volte superiore a quelli che forniscono la rete a tutta l'isola.
Questa informazione arriva direttamente da Cuba, in un altro suo articolo, il Dott. Minà riportava altre informazioni di questo tipo.
Bene, Il blog della Sànchez, è un normalissimo blog, appoggiato, come il suo ad una piattaforma. Chiaramente a Cuba non gli avrebbero dato nessun spazio, per esempio nel raggruppamento, di blogher di stato cubani-la Sànchez ne ha fatto richiesta-.. Quindi per forze di cose, l' ha fatto aprire ad un amico tedesco. Il Blog ha 1,6 giga di memoria, quanto una chiavetta.
Il signor Biechele, che la contro-informazione cubana da come persona legata all' estrema destra, cosa senza alcun riscontro, altro non ha fatto che, registrare un blog, con una spesa di circa 40 euro.

Professor Losurdo, sarebbe interessante capire come funziona l' informazione cubana e che tipo di gran cassa, ha con giornalisti quotati come Dott. Minà, che purtroppo scrivono ripetendo con un banale copia incolla, le cose fornite da Cuba. Magari un po' di controllo sulle notizie sarebbe bene farle.

Combattiamo la mala informazione su Cuba, ma stiamo attenti cosa ci fornisce Cuba.

Cordiali saluti, David Morpurgo. Torino