Domenico Losurdo
pubblicato su "l'Humanité" del 16 febbraio 2009
Ho conosciuto tardi Georges Labica. Erano gli anni in cui infuriava il revisionismo storico e maturavano la crisi e la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Ci siamo incontrati discutendo in modo animato, e tavolta con prospettive diverse, sulle cause di quella crisi e di quella dissoluzione. Su un punto però ci siamo subito trovati d’accordo: nel difendere l’eredità della rivoluzione francese e della rivoluzione d’ottobre, le due grandi rivoluzioni che hanno promosso l’abolizione della schiavitù nera e l’emancipazione dei popoli coloniali. Di conseguenza, assieme ci siamo impegnati a denunciare la rinnovata aggressività dell’imperialismo e a condannare le guerre contro l’Irak, la Jugoslavia e il popolo palestinese. Rendo omaggio ad un compagno e amico che, nella sua prosa pungente e brillante, ha sempre dato prova di coraggio politico, lucidità intellettuale e rigore morale, senza mai lasciarsi sedurre dalle mode ideologiche.
lunedì 16 febbraio 2009
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