tag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post1342056140151422202..comments2023-07-01T09:48:45.498-07:00Comments on Domenico Losurdo: «Global Times» condanna Kruscev e GorbacevDomenico Losurdohttp://www.blogger.com/profile/12496525651130120362noreply@blogger.comBlogger10125tag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-18761923316811673042011-05-27T00:53:31.023-07:002011-05-27T00:53:31.023-07:00"I servizi segreti cinesi" di Roger Fali..."I servizi segreti cinesi" di Roger Faligot, Newton Compton editore. E' uno scherzo? Una giocosa provocazione?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-20781390864280240272011-05-25T03:16:57.554-07:002011-05-25T03:16:57.554-07:00Invito a leggere questo libro, per capire un pò di...Invito a leggere questo libro, per capire un pò di più la Cina attuale e il suo percorso geopolitico e geostrategico.<br /><br />http://www.lafeltrinelli.it/products/9788854124264/I_servizi_segreti_cinesi/Roger_Faligot.html?aut=904136<br /><br />SalutiAlessandrohttp://aurorasito.wordpres.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-80275033480530600882011-05-24T08:56:27.141-07:002011-05-24T08:56:27.141-07:00Correggo "La concorrenza dunque, attraverso l...Correggo "La concorrenza dunque, attraverso la diffusione delle nuove tecnologie, porta a una riduzione del valore della forza-lavoro, come del valore di qualsiasi altra merce, il salario al di sopra del suo valore e il prezzo del prodotto al suo costo di produzione". E' più esatto dire che la concorrenza porta il valore della forza lavoro al di sotto del salario. Sempre la concorrenza poi penserà a riportare il salario al giusto livello, al suo valoreAntonio C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-24645479108581433722011-05-24T08:48:47.962-07:002011-05-24T08:48:47.962-07:00La concorrenza dunque, attraverso la diffusione de...La concorrenza dunque, attraverso la diffusione delle nuove tecnologie, porta a una riduzione del valore della forza-lavoro, come del valore di qualsiasi altra merce, il salario al di sopra del suo valore e il prezzo del prodotto al suo costo di produzione. Di qui ancora la necessità di abbattere i costi utilizzando nuove tecnologie, nuove macchine sostituiscono i lavoratori, una nuova discesa del prezzo del prodotto al di sotto del prezzo di mercato ma al di sopra dei costi di produzione ecc. L’accumulazione di capitale è quindi accompagnata da un aumento della produttività del lavoro e del rapporto capitale costante/lavoratori, in una maggiore produzione, una riduzione del valore del singolo prodotto e una riduzione del saggio di profitto. Fino a qui la fase espansiva del capitale, di cosiddetta accumulazione. Con la fase di crisi seguente il salario ritorna al suo valore e il ciclo può ricominciare. Questo è quello che nella RPC non può accadere perchè l'accumulazione è qualitativamente diversa, la contraddizione tra riproduzione delle forze produttive e accumulazione si risolve un una sintesi superiore in termini di benessere del proletariato, mentre sulle basi della p. privata dei mezzi di produzione la contraddizione non giunge a sintesi e trova il modo di persistere soltanto accrescendo l'abisso che separa operaio e capitalista.Antonio C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-75522447426082326632011-05-24T08:43:39.082-07:002011-05-24T08:43:39.082-07:00Cerco di spiegare semplicemente le leggi dell'...Cerco di spiegare semplicemente le leggi dell'accumulazione (sperando di ricevere correzioni nei punti in cui commetto errori).Quando la profittabilità dei capitali scende sotto un certo livello critico, l’accumulazione rallenta in seguito all’aumento del prezzo del lavoro (dovuto alla concorrenza tra capitalisti), perché lo stimolo del guadagno diminuisce. Il prezzo del lavoro cade a un livello inferiore in seguito a una minore domanda di forza-lavoro, e solo allora una nuova fase di accumulazione può iniziare. In Italia il tasso di disoccupazione cresce dal 1975 circa, con due eccezioni, all’inizio degli anni ’90 e del 2000. All’inizio dell’accumulazione capitalistica la concorrenza tra produttori privati causa un aumento della domanda di forza-lavoro, e necessariamente dei salari. In questa fase dunque si assiste ingenere a una riduzione del tasso di disoccupazione. In Italia ciò accade fino a circa il 1963. A questo punto diventa conveniente investire più in nuove tecnologie, es. nuove macchine, rispetto a nuova forza-lavoro, fino a che il prezzo della forza lavoro è superiore a quella del macchinario da introdurre nella produzione. L’introduzione di nuove macchine permette una maggiore produttività del lavoro, uno smercio maggiore (sovrapproduzione) e quindi l’abbattimento del costo del singolo prodotto e del prezzo del prodotto al di sotto del prezzo di mercato ma al di sopra del costo di produzione.Antonio C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-77598677872927900162011-05-24T06:26:07.904-07:002011-05-24T06:26:07.904-07:00Per il Prof. Losurdo
Potrebbe pubblicare un docume...Per il Prof. Losurdo<br />Potrebbe pubblicare un documento in cui riproduce l'intervento che avrebbe dovuto fare ad Ancona il 15 maggio(se non erro), io sono uno dei presenti, ed aspettavo di sentire l'intervento del prof. anche per eventuali aggiornamenti sul Socialismo cinese<br />Saluti <br />Antonio CapitanioAntonio C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-27567027590848264592011-05-24T06:19:17.613-07:002011-05-24T06:19:17.613-07:00Io penso che Marx abbia dimostrato che a differenz...Io penso che Marx abbia dimostrato che a differenza di altre forme sociali ed economiche precedenti,nelle quali il sottoconsumo popolare c'era ma non c'erano le crisi cicliche, il capitalismo incappi nelle crisi perchè, sulla base della proprieta privata dei mezzi di produzione e della concorrenza attorno al saggio medio di profitto, il nuovo valore diventa capitale e l'accumulazione del capitale porta alla sovrapproduzione e spinge il valore della forza lavoro sempre più in basso, perchè quando il saggio di profitto scende al di sotto di un certo valore l'incentivo a guadagnare svanisce, e un numero di braccia diventano superflue e rimangono ferme, finchè il prezzo della forza lavoro torna a un livello adeguato alle esigenze di valorizzazione del capitale. Nel Socialismo, eliminata la proprietà privata dei mezzi di produzione, il popolo decide razionalmente quanta parte del nuovo valore creato vada alla riproduzione delle forze produttive, quanta al reintegro e all'accumulazione, messo da parte per far fronte a disagi futuri, destinato a forme sociali (cultura, arte ecc..). Per questo nelle economie socialiste si assiste a una riproduzione su scala allargata del proletariato, pechè non c'è concorrenza sulla base del capitale costante (il lavoro vivo non serv per valorizzare quello passato), la contraddizione tra lavoro e plusvalore, tra consumo e accumulazione, si risolve in un livello superiore, sempre maggiore di beni a disposizione dell'operaio. Le forze produttive sono libere di svilupparsi. Penso che il Socialismo sovietico, anche vincente almeno fino a Stalin, sia diverso da quello cinese attuale perchè allora 1l 100% dei mezzi di produzione apparteneva allo Stato, e il fenomeno descritto sopra avveniva nella sua purezza, permettendo all'URSS di industrializzarsi nei 10 anni precedenti la 2a guerra mondiale, segreto questo della vittoria sul nazifascismo. Tuttavia agli ochhi di Deng l'apertura al capitale era l'unica soluzione per evitare la stagnazione delle forze produttive, che stava per diventare pericolosa durante il grande balzo e la rivoluzione culturale, e che avrebbe significato il collasso del Socialismo in Cina.<br />Saluti<br />Antonio CapitanioAntonio C.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-36280441910591381582011-05-24T02:13:44.221-07:002011-05-24T02:13:44.221-07:00Dopo la morte di Lin Piao, il processo alla banda ...Dopo la morte di Lin Piao, il processo alla banda dei quattro e il famoso "arricchitevi" confesso che avevo smesso di pensare alla Cina come a un paese socialista. Pur condividendo l'articolo non mi sento subito entusiasta come Vladimiro Giacché della dirigenza del partito comunista cinese ma sono disponibilissimo a cambiare idea (direi quasi speranzoso: i vecchi comunisti sentono il bisogno di un paese di riferimento). Vorrei fosse chiarito ai lettori del blog (forse è già stato fatto ma devo aver perso qualche puntata, se è così mi scuso in anticipo) in base a quali considerazioni la Cina attuale possa essere definita un paese socialista e se sia in qualche modo possibile stabilire delle analogie tra la Russia di Stalin e la Cina di Deng. Mi piacerebbe poi sentire l'opinione del professor Losurdo sulle recenti riforme cubane.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-73110997742417411032011-05-21T12:37:05.818-07:002011-05-21T12:37:05.818-07:00Qui la traduzione in italiano:
http://aurorasito....Qui la traduzione in italiano:<br /><br />http://aurorasito.wordpress.com/2011/05/21/quattro-lezioni-dal-crollo-dellunione-sovietica/<br /><br />A. PeruzziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8059352799742796957.post-60752460552344437552011-05-21T06:05:28.465-07:002011-05-21T06:05:28.465-07:00Pochi scritti riescono a farci intendere la saggez...Pochi scritti riescono a farci intendere la saggezza della dirigenza del Partito comunista cinese come questo. <br />Per quello che conta, condivido ogni singola parola di questo articolo. <br />Il prof. Losurdo ha fatto davvero bene a dargli evidenza. <br /><br />Vladimiro GiacchéAnonymousnoreply@blogger.com